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Potenziamento dell’impianto di depurazione a San Cesario di Lecce
Case studies

Potenziamento dell’impianto di depurazione a San Cesario di Lecce

11,6mln€

Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori relativi alla realizzazione dell'ampliamento dell'impianto di depurazione di Santa Maria Goretti di Offida fino alla potenzialità dl 25.000 AE comune di Offida (AP)

  • Luogo
    Lequile (LE)
  • Periodo
    11/2022 – 07/2023
  • Committente
    Acquedotto Pugliese S.p.A.
  • Attività svolte
    --

L’impianto di trattamento delle acque reflue si compone di diverse fasi integrate, sia per la gestione delle acque che per il trattamento dei fanghi e del biogas. Nella linea acque, i pretrattamenti comprendono una grigliatura media oleodinamica con spaziatura di 2 cm e una grigliatura fine a tappeto con spaziatura di 3-6 mm. Il sistema di dissabbiatura/disoleatura si svolge su pista, mentre il canale partitore dirige le acque verso le vasche di equalizzazione. L’equalizzazione è suddivisa in due sezioni: la prima dispone di un volume di 1.936 m³, con un sistema di sollevamento per gestire una portata pari a 1,25 Qmn, mentre le portate eccedenti sono inviate alla linea di trattamento delle acque in eccesso. La seconda equalizzazione ha un volume di 2.200 m³, con un sollevamento simile per la portata fino a 1,25 Qmn e il troppopieno che viene inviato alla vasca di disinfezione per le acque in eccesso. La sedimentazione primaria avviene in due vasche circolari, ciascuna con un diametro di 16 metri e dotate di carroponte a trazione centrale. La fase biologica si articola su due linee parallele identiche, con un reattore per la denitrificazione-nitrificazione. Ogni linea include un selettore da 624 m³, due vasche di denitrificazione da 3.024 m³ ciascuna, e due vasche di nitrificazione da 4.536 m³, tutte equipaggiate con miscelatori e sistemi di diffusione di fondo. La produzione di aria è garantita da soffianti da 3.050 Nm³/h, collocate in un capannone esistente. La sedimentazione secondaria è gestita in tre vasche circolari con un diametro di 21 metri, e il ricircolo delle acque è controllato da un unico manufatto partizionato. Il trattamento di affinamento prevede la filtrazione terziaria su tela, con due linee da 230 m³/h ciascuna, seguita da una disinfezione da 120 m³, tramite lampade UV, e un sistema di sollevamento verso il recapito finale.

 

La linea fanghi e biogas inizia con una nuova sezione di preispessimento dinamico, supportata da una preparazione di polielettrolita. La digestione anaerobica avviene nei due digestori da 2.300 m³ ciascuno, recentemente rifunzionalizzati insieme alla centrale termica. Il post-ispessimento è statico, con carroponte a trazione centrale nella sezione esistente. La disidratazione dei fanghi è gestita da due decanter centrifughi e un sistema di preparazione del polielettrolita, mentre in caso di emergenza sono disponibili due letti di essiccamento di 36 m² ciascuno. La linea biogas comprende prese per il biogas sui digestori, con un sistema di trattamento che include una rifunzionalizzazione e una nuova realizzazione, insieme a un gasometro pressostatico da 700 m³ e una torcia biogas di emergenza, entrambi di nuova costruzione.

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